Malta e la sua eredità cattolica
Più di 2000 anni fa, la leggenda racconta che San Paolo naufragò sulle isole maltesi e, più nello specifico, in una piccola isola che ora è conosciuta con il nome di isola di San Paolo, situata tra le baie di Mistra e Mgiebah. Si tratta di un evento che ha determinato l’inizio del Cattolicesimo romano a Malta: una religione che rimarrà stabile nei millenni successivi.
Durante il governo dei Cavalieri di San Giovanni (un ordine cristiano), l’isola era considerata come un presidio difensivo per proteggersi dall’avanzare dell’Islam. Questo portò al sanguinoso assedio del 1565, un evento che galvanizzò la fede maltese nella croce e portò Malta all’indipendenza nel 1964.
La costituzione del 1964 si radica nella fede cattolica romana come religione di Malta, che concede alle autorità della Chiesa il diritto e l’obbligo di insegnare il cattolicesimo nelle scuole e, allo stesso tempo, concede ai cittadini la libertà di religione.
Nella Malta moderna, il cattolicesimo è ancora onnipresente. Le feste del paese, per quanto possano sembrare pagane, si focalizzano ancora oggi su un santo patrono. Le scuole, sia private che pubbliche hanno l’obbligo di insegnare la religione cattolica e, allo stesso tempo, i genitori considerano i sacramenti per i loro bambini come un fattore importante della loro educazione.
La Chiesa è inoltre un partecipante attivo dei dibattiti politici e sociali. Più di recente Malta ha introdotto la legislazione sul divorzio a cui la chiesa si è duramente opposta. Le visioni ecclesiastiche sulla dignità della vita umana determinano anche l’approccio nei confronti di temi quali la fertilizzazione in vitro e l’aborto, che è illegale a Malta.
La Malta moderna di stampo cattolico è comunque cambiata dagli anni in cui la Chiesa esercitava un rigido controllo. Mentre i maltesi sono ancora considerati come una nazione fortemente cattolica, in cui quasi la metà della popolazione va a messa regolarmente, nelle isole si è registrato un declino e un distaccamento dai valori della Chiesa. L’introduzione del divorzio ne è un esempio.